giovedì 30 aprile 2009

(...) man is as much a parasite on the cow as the tapeworm is on man: We have sucked their udders like leeches. "Man, the cow parasite" is probably how non-man defines man in his zoology books.

Milan Kundera, "Unbearable Lightness of Being"
Qu'éprouve-t-on? Que voit-on? Des choses merveilleuses, n'est-ce pas? Des spectacles extraordinaires? Est-ce bien beau? Et bien terrible? Et bien dangereux?

Charles Baudelaire, "Les Paradis Artificiels"
(...) viviamo col massimo d'allegria possibile la disperazione universale.
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So che dai giornali posso trarre solo una lettura del mondo fatta da altri, o piuttosto fatta da una macchina anonima, specializzata nello scegliere dal pulviscolo infinito d'eventi quelli che possono essere setacciati come "notizia". (...) Dunque, senza comprare il giornale, senza accendere la televisione, mi limiterò a uscire e andare a spasso.
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(Italia) un paese che da continue frustrazioni a chi cerca di capirlo. L'Italia è un paese dove accadono molte storie misteriose, che vengono ampiamente discusse e commentate ogni giorno ma di cui non si arriva mai alla soluzione.
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Italo Calvino, Saggi 1945-1985
The natives of New Guinea and of the adjacent islands [...] are well known to hate white people so much as to reward an individual by making him a chief when he will bring them a white man's head. If he will bring three, they make him a chief of the first rank. The causes of this hatred are, in a great measure, traceable to our own misconduct toward them.

Captain Amasa Delano, 1791

mercoledì 29 aprile 2009

I PORCI SCOMODI

Ecco la nuova epidemia e conseguente psicosi, dopo le mucche pazze e i polli influenzati, ora i maiali con la febbre.
Eppure i miei nonni mi raccontano che una volta a dicembre si ammazzava il maiale ed era una festa per tutto il vicinato. Lo macellavano nella piazzetta davati casa e come tutti ben sanno non se ne buttava via niente.
Ora con tutte queste norme e normative europee, regionali ecc. non è più possibile macellare il maiale a casa o in cortile o nella piazzetta, non sarebbe igienico e ci sarebbero rischi per la salute pubblica; invece è perfettamente legale allevare i maiali in allevamenti sovraffollati dove per poter sopravvivere a quelle condizioni - che sono troppo persino per un porco! - necessitano di iniezioni di antibiotici.
Poi vengono fuori le epidemie e stiamo qua a chiederci il perché.

E non è necessario diventare vegetariani, neppure farsi musulmani ed evitare così ogni contatto con l'empio porco.
Se pretendere l'uso del buon senso da parte dei nostri cari imprenditori è forse chiedere un po' troppo, bisognerebbe però iniziare a pretendere che i nostri governi ci tutelino da questi criminali.
Ma che vado dicendo io, povero ingenuo! Non è forse vero che governo e imprenditoria se ne vanno bellamente a braccetto insieme? E quale migliore esempio del nostro povero paese?

In "Porcile" di Pasolini, il figlio dell'indistriale che va a braccetto col potere sviluppa una passione insana per l'oggetto degli affari paterni, i maiali appunto, e nel finale ne viene divorato. Bella metafora del nostro destino futuro se non rinunciamo alla nostra passione insana per il consumismo sfrenato che hanno inventato i nostri padri ingordi.

giovedì 23 aprile 2009

OSSESSIONE. REPRESSIONE.

E' sempre lui, lo so. Non posso farci niente, infatti non è colpa mia, è lui che compare ogni volta che si accende la TV o che si apre il sito di un giornale italiano; è lui che monopolizza sempre tutta l'attenzione, anche quando fa cazzate, eh sì, perchè quella è una strategia ed egli essendo un venditore (di fumo sì, ma sempre venditore) lo sa bene: l'importante è che si parli lui, sia nel bene che nel male, basta che si parli lui, che la gente non se ne dimentichi mai.
Sono tornato da poco da una capatina in patria, che tristezza. Quand'ero in Italia non sono riuscito a scrivere una riga sull'Italia, forse ero troppo sbigottito. Il 50% dei TG di tutti i canali dedicato al terremoto e il 50% di questo dedicato alla faccia contrita del padrone; il restante 50% dei TG diviso equamente in politica e cazzate, ovviamente il 50% dei servizi sulla politica dedicati a Berlusconi e soci; questo ammonta al 50% di un telegiornale in cui si parla di lui, ancora lui, sempre lui. Nel restante 50% per lo più, si diceva, cazzate: ed io mi chiedo, lo fanno apposta per prenderci per culo perchè ci pensano decerebrati, o i decerebrati sono loro? Mi spiego: sto pensando alla cosa più agghiacciante che m'è capitato di vedere: un cosiddetto giornalista, inviato del TG1 nelle Filippine per seguire il caso dei rapiti, che per convincerci di quanto sia fitta la jungla e quanto facile sia nascondrvisi, va ad accucciarsi dietro un cespuglio. ECCHECCAZZO! Siamo alla frutta.

Poi è di oggi la nuova trovata pubblicitaria: il G8 a L'Aquila. ma non è solo pubblicità, è un ricatto, un ricatto nei confronti dei contestatori, infatti già l'ha detto: non vorrete mica venire a rompere i coglioni qui dove c'è emergenza, non sarebbe rispettoso. Perchè nessuno ribalta il discorso, non è forse irrispettoso il G8 dove c'è emergenza? Non ci sarebbero altre priorità, dato che già da rtempo tutto era già stato organizzato alla Maddalena? O ci sono forse già altri piani alla Maddalena, forse piani edilizi e con l'aiuto dell'amico Cappellacci? Poi l'infame sbandiera un risparmio di soldi, dopo che ne ha sprecati altrettanti con la storia delle elezioni...

Per finire in bellezza con la serie delle follie, da ora in poi niente più cono gelato a passeggio, né pizzette, né soprattutto kebab. E' non è nemmeno estate, che di solito è la stagione preferita per quasto tipo di delirio di divieti: vietato baciarsi, vietato camminare con gli zoccoli di legno, vietato indossare il costume, vietato non indossare il costume, vietato grattarsi, vietato pulirsi il culo con la mano sinistra e fanculo a tutti i mancini.

sabato 11 aprile 2009

L' ULTIMISSIMO NUOVO NEO POSTREALISMO

Mentre ero sotto la doccia oggi pensavo che con Berlusconi la stampa internazionale ha trovato il nuovo Bush, e ne sono contento, spero che serva a fare aprire gli occhi anche in Italia: peccato che in Italia non ci sia Mr Obama.

Invece in umbria Paolo Sorrentino, Michele Placido e Mimmo Calopresti hanno girato dei documentari per Repubblica. Forse è più interessante l'idea che non i risultati, che mi sono sembrati genuine e spontanee reazioni di uomini, che per coincidenza sono artisti, messi di fronte alla morte, alla disperazione di altri esseri umani e alla distruzione - che è esattamente l'opposto della creazione, quindi di quello che in quanto artisti è l'essenza del loro lavoro. Non hanno potuto fare altro che cercare storie tra la gente e raccontarle. Però, Caropresti, Perfect Day è una bellissima canzone, ma siccome è trita e ritrita suona stucchevole, quindi falsa.

Un titolo che ho letto sugli animalisti che si stanno occupando degli animali terremotati, mi ha fatto ricordare che nel video di Calopresti si intrecciavano alcune storie di animali e immagini di gatti neri che vagavano tra le macerie, forse cercando gatti parenti e gatti amici, schiacciati dal cemento di scarsa qualità dei loro padroni.

mercoledì 8 aprile 2009

SCIACALLI

Ci sono quelli che girano tra le macerie abruzzesi cercando di raccattare quello che possono. Per quanto biasimevoli, quelli sono solitamente dei poveracci, ma di solito li beccano subito e finiscono dentro (ed è già pronto un reato ad hoc per loro). Poi ci sono gli sciacalli mediatici: quei politici che fanno a gara per arrivare per primi col proprio sorriso a farsi fotografare tra i terremotati, promettendo soggiorni balneari a pensione completa (il solito Mr B col solito vizietto delle promesse per tutti, ad esempio); quelli che si prodigano nel farci sapere che nella loro agenda è prevista una visita nei luoghi del disastro (l'altro Mr B, il XVI, ad esempio); quei giornalisti che si vantano d'aver sfondato l'auditel (TG1, ad esempio, dove 1 è probabilmente il quoziente intellettivo di tutta la redazione messa insieme); quei costruttori edili che ti assicurano di costruire secondo le norme antisismiche.
Poi mi chiedo com'è che sto Bertolaso è sempre in mezzo a tutte le disgrazie italiane: cadono i governi, si rimpastano le maggioranze, i partiti vecchi muoiono e quelli nuovi nascono e lui è sempre lì, dai terremoti alle alluvioni alle invasioni di immondizia, c'è sempre Bertolaso. E non mi pare che abbia mai brillato nel risolvere le situazioni e infatti in Abruzzo c'è voluto Berlusconi a rubargli i riflettori per distrarre l'attenzione pubblica dal fatto che una settimana fa questo genio della protezione civile aveva denunciato il ricercatore Giampaolo Giuliani perché secondo lui metteva in giro inutili allarmismi... Che sia Bertolaso che porta sfiga? Che sia lui il vero sciacallo? Che abbia trovato il modo di farci carriera con le disgrazie?
Ora però mi sembra più importante esprimere una mia preoccupazione di eterno pessimista: gli abruzzesi andranno a finire come gli irpini? Spero veramente di no, ma nel nostro magnifico paese, lo sappiamo, tutto è possibile e gli sciacalli sono più numerosi da noi che nelle savane africane.
Inoltre, ennesima mia preoccupazione di eterno pessimista, mi chiedo per quanto tempo andrà avanti Bruno Vespa con questa storia (adesso poi, sappiamo che lui con L'Aquila ha anche un legame affettivo). Quante puntate preparerà per deviare l'informazione dalle nefandezze del suo amico e padrone? Che anche il Vespa da insetto (la geniale definizione è di Travaglio) si trasformerà in sciacallo?

La mia più sentita vicinanza a tutti i feriti, agli sfollati, ai bambini traumatizzati, agli anziani terrorizzati e a tutti coloro che hanno perso amici, parenti, case e pezzi di vita.

martedì 7 aprile 2009

ALLARME SON FASCISTI!

http://tv.repubblica.it/copertina/fuori-dalle-fogne/30660?video



Allarme
sì, è proprio allarme. Ma non c'è nessuno che si indigna? Nessuno che si scandalizza? Nessuno che voglia difendersi? Figli e nipoti della resistenza, ma dove siete?

Eppure basterebbe semplicemente applicare la Costituzione: "È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista". Avremmo tutti i mezzi per disfarci di loro una volta per tutte. Ma è da quando è stata scritta che la Costituzione non viene rispettata, si sa. Dicono i fascisti sono tornati. No, non sono tornati, la verità è che non se ne sono mai andati, si sono prima riciclati e ora hanno riassunto le vecchie spoglie. Lo fanno ora perché hanno la certezza che i tempi sono maturi, hanno un governo che li sostiene e un'opposizione che non esiste: il PD è la solita brodaglia riscaldata dal retrogusto DC (poi leggi le interviste alle sue nuove leve e scopri addirittura che ammirano Berlusconi!); la sinistra non ha più una rappresentanza in parlamento e si permette persino il lusso di essere divisa in tanti piccoli groppuscoli che si pestano i piedi a vicenda; il più grande partito comunista dell'Europa occidentale è svanito nel nulla (infatti senti dire al Vendola che anche lui ammira il Berlusconi); avremmo un Di Pietro, ma fanno di tutto per allontanarlo e screditarlo, lo accusano di essere di destra (ma se tutti quelli di destra fossero così, allora sarei di destra anch'io!) e già Veltroni a suo tempo lo emarginò per fare un favore al governo (perchè l'ingenuo davvero pensava che quella gente ci volesse il dialogo!). Se mi domando: ma perché quand'erano al governo non hanno fatto nulla per meritarsi la fiducia degli elettori di sinistra? Perché non hanno fatto ciò per cui erano stati votati? le possibili risposte sono due: sono anche loro talmente compromessi che non se lo sono potuto permettere, oppure questi signori sono inesorabilmente votati al suicidio politico, è una spinta nichilista fatalmente inarrestabile. Riposino in pace.

Dicevamo son tornati, anzi non se ne sono mai andati. È noto a tutti che la maggior parte dei funzionari burocratici, dei magistrati, dei giudici e degli alti funzionari statali dell'era fascista sono rimasti al loro posto dopo la guerra 8 e vien da ridere a pensare che parlano di toghe rosse, ce ne fossero!). Come diceva Pasolini nel 1960 a proposito di Tambroni e Reggio Emilia: "il fascismo in senso assoluto non è ancora morto: anzi è ben vivo e operante: e tale resterà finché la nostra società sarà una società capitalista e clericale: un partito di sicari, di 'arditi' sarà sempre necessario ai padroni, sarà sempre un fatto tipico, in una società come la nostra, malgrado le diverse forme che può assumere". Infatti ora abbiamo i solerti padani, le ronde per le strade e la Russa che gioca a Risiko coi carriarmatini del suo ridicolo esercito. E la nostra è ancora una società clericale (eccome!) e capitalista (si copre il culo alle banche, invece di arrstare i bachieri si da loro denaro pubblico e si espropriano le case a chi è rimasto fottuto dai mutui a tasso variabile e magari ha perso anche il lavoro).

Ma la colpa è anche nostra: per aver tollerato per troppo tempo tempo la mediocrità dei nostri rappresentanti politici, per aver per troppo tempo optato per il meno peggio; per aver sempre tollerato la presenza dei fascisti nel nostro panorama politico, guardandoli magari con commiserazione e non preoccupandosene perché ritenuti una minoranza, senza mai pretendere l'applicazione di quel famoso articolo della costituzione; per esserci fatti addormentare i cervelli dalla TV generalista e da quel poco di benessere effimero che ci hanno dato l'illusione di possedere, per esserci fatti distrarre e abbindolare dalla macchina nuova, dalle vacanze, dal calcio corrotto, dal telefonino; per aver indugiato nel tipico vizio del tipico italiano per cui finché io riesco a farmi i fatti miei, che gli altri si facciano pure i fatti propri. E ora non solo ci ritroviamo con un governo padrone che si comporta proprio come se ci possedesse, ma pure con questi fascisti del secolo XXI che nonostante le croci celtiche, i fasci littori, le aquile e i busti del duce, alla domanda quale politico ammiri di più persino loro rispondono: Berlusconi. Ma tutto questo in realtà, purtroppo, non è in contraddizione!